come fare un'analisi seo

Prima di rispondere alla domanda: come fare un’analisi SEO del tuo sito web, è necessario conoscere la definizione e il significato di SEO.

L’acronimo SEO sta per Search Engine optimization e non è nient’altro che l’insieme di strategie e pratiche volte ad aumentare la visibilità di un sito internet, migliorandone la posizione sui motori di ricerca.

Gli interventi per ottenere questo risultato sono molteplici e riguardano diversi aspetti del sito web: ottimizzazione della struttura del sito, i contenuti testuali e la gestione dei backlinks.

Entriamo nel dettaglio…

Cercherò di spiegare in modo semplice che cos’è la SEO.
Quando cerchiamo su Google qualcosa, ci aspettiamo che il risultato sia congruo alla nostra ricerca ma non solo, quel risultato dovrà essere il migliore tra tutti quelli disponibili, sia per contenuti che pertinenza.

Come fa il motore di ricerca a darci il risultato migliore?

Google utilizza un algoritmo, una formula matematica, per analizzare e determinare la posizione di un sito web all’interno di una ricerca.
L’algoritmo, in continuo aggiornamento, tiene conto di diversi fattori per fornire un punteggio al sito web. I fattori sono:
– struttura tecnica del sito (html, plugin utilizzati, link corrotti, immagini non ottimazzate, lentezza di caricamento del sito, mancanza dei cookies, https…);
– contenuti testuali e keywords (importanti per definire l’argomento tratattato dal sito e rispondere più velocemente alle esigenze degli utenti);
– backlinks (i link sono le strade che utilizziamo per spostarci da un sito all’altro, avere dei link in entrata su altri siti facilita la navigazione verso il nostro sito).

Un motore di ricerca opera in questo modo:
– analisi del sito (crawling) attraverso i robot (un vero e proprio scandagliamento di ogni pagina, testo, link presente sul tuo sito);
indicizzazione del materiale ottenuto;
– ordinamento (ranking). Il motore di ricerca fornisce un punteggio, in base a quello che ha trovato;
– risposte alle richieste dell’utente (SERP). Il motore di ricerca salva le pagine che ha visionato per poi mostrarle agli utenti che effettuano una ricerca.

Allora, come posso indicizzare il mio sito web e come fare un’analisi SEO?

Prima di mettersi all’opera e buttarsi a capofitto in azioni che, probabilmente, non vi daranno il risultato sperato è necessario fare un’analisi SEO del proprio sito.
L’analisi SEO (audit SEO) è una vera e propria fotografia della situazione attuale del nostro sito web. Ha lo scopo di individuare gli errori e gli accorgimenti da attuare per indicizzare il sito web e ottenere maggior punteggio dal motore di ricerca.
Il risultato di questa analisi è un documento creato ad hoc, dove sono spiegate nel dettaglio le problematiche e fornire le migliori soluzioni possibili.

Come fare un’analisi SEO?

Ed ora arriviamo a rispondere alla domanda iniziale, quella che vi siete posti e avete cercato su Google: come fare un’analisi SEO?

Per svolgere un’analisi SEO ci vuole tanto lavoro manuale sulle pagine e sul codice del sito web. Ci vuole pazienza, impegno, strategia, ingegno per ottenere dei risultati usufruibili per migliorare il proprio sito.
L’analisi si deve concentrare su 4 macro argomenti (per maggiori informazioni, consiglio vivamente di dare una lettura al Blog di Semrush):

Presenza sul web
– verifica delle pagine indicizzate utilizzando il comando site di Google;
– analisi dei competitor: non dovrebbe essere una novità, conoscere il mercato e i competitor naturali della nostra attività, è fondamentale per conoscere i punti di forza e di criticità e, su quest’ultimi, migliorare;
– verifica dei backlinks: controllare tutti i link in entrata al sito web e quelli in uscita. Verificare anche l’importanza di quei link, potrebbero esserci link spam che svolgono un’azione negativa sull’indicizzazione.

Architettura del sito web
Lo dice la parola stessa: controllo e valutazione della struttura organizzativa del sito web (mappatura). Via libera alla verifica della presenza della sitemap, menu di navigazione, struttura URL, HTTP / HTTPS (quest’ultimo ormai super consigliato), errori 404, robot.txt…).

Contenuti del sito web
– posizionamento organico del sito: verifica delle parole chiave (keywords) presenti, stabilendo se sono performanti. La domanda da porsi è: portano davvero traffico di ricerca?
– contenuto: controllo delle pagine del sito e degli articoli per individuare qualsivoglia errore (es. le immagini contengono tutte l’attributo ALT? Sono stati utilizzati titoli e sottotitoli? Meta tag e Meta description? Sono stati inseriti dei link interni ed esterni?);

Usabilità del sito web
– tempi di caricamento: le pagine e i siti lenti, hanno maggiore frequenza di rimbalzo. Un sito veloce, invece, ha maggiori probabilità di essere trovato e cliccato;
– Mobile e Responsive: in un mondo dove lo smartphone è lo strumento maggiormente utilizzato, è fondamentale che il sito sia mobile friendly.

In conclusione

Per realizzare un’analisi SEO, è necessario saper leggere i dati e avere delle conoscenze tecniche sufficienti per ottenere un report utile. Ecco perché, ancora una volta, affidarsi a dei professionisti è sicuramente la scelta migliore.
Personalmente, ho avuto l’occasione ultimamente di lavorare a un progetto che mi ha messo alla prova e, soprattutto, mi ha regalato grandi soddisfazioni.
Ho realizzato una SEO Audit per una professionista che, prima di tutto, stimo. Il suo sito, www.trialreset.net, aveva bisogno di una analisi approfondita per stabilirne il punteggio di visibilità sui motori di ricerca.
Sono riuscita ad evidenziare le criticità e i margini di miglioramento e, grazie a una strategia condivisa, Valeria sarà in grado di apportare fin da subito alcune delle modifiche in autonomia.
Per tutto il resto… ci sono i consulenti e i professionisti! 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *